Dieta per allergia ai pollini

Il contatto con alcuni alimenti vegetali, in Pazienti allergici ad alcune famiglie di pollini, può determinare una sindrome orale allergica, con fenomeni irritativi a labbra e cavo orale: si tratta di una reazione crociata o cross reaction.

Il fenomeno delle reazioni crociate si verifica perché in molti alimenti sono presenti molecole simili a quelle presenti nei pollini, che vengono riconosciute dal sistema immunitario, innescando così la reazione. Si tratta, a tutti gli effetti, di allergia alimentare, nella maggior parte dei casi limitata alla Sindrome Orale Allergica (SOA), ma che talora può manifestarsi con sintomi più importanti.

La sindrome orale allergica si manifesta pochi minuti dopo il contatto con alcuni alimenti vegetali. Il sintomo più comune è rappresentato dal prurito al palato, ma può comparire anche gonfiore delle labbra fino ad edema della glottide e shock anafilattico. Uno studio del 2009, sulla incidenza e sulle cause di allergie alimentari in Italia, dell’Associazione Allergologi Italiani Territoriali e Ospedalieri (AAITO) ha evidenziato che gli allergici ad alimenti sono l’8% di tutti gli allergici. Il 45% presenta un’allergia primaria agli alimenti, cioè non collegata ai pollini. Gli altri presentano una reazione crociata tra pollini e alimenti, mentre l’1% risulta allergico ad alimenti per reazione crociata al lattice.
È utile, per chi è allergico ed ha manifestato fenomeni di cross reattività, conoscere le relazioni tra piante e alimenti vegetali. 

Allergia ai pollini

Allergia ai pollini 

La raccomandazione principale rimane quella di evitare di consumare gli alimenti responsabili di sindrome orale allergica, durante il periodo di pollinazione. L’allergia ai pollini ha andamento tipicamente stagionale. Si manifesta solo in un determinato periodo dell’anno, quello cioè corrispondente alla fioritura della pianta, a cui il polline appartiene. Il caso più frequente è quello dell’allergia alle graminacee (erbe la cui fioritura avviene nel periodo da fine aprile a fine settembre), ma, negli ultimi tempi, si è assistito ad un progressivo aumento delle allergie ai pollini di altre specie vegetali. È il caso di alberi cosiddetti “a fioritura precoce” (da gennaio a marzo), come betulla, nocciolo, ma anche di altre piante, come l’ambrosia e il carpino, la cui allergia si è andata diffondendo a partire dalle zone vicino agli aeroporti, dove l’erba è stata trasportata “per via aerea”.
I consigli valgono soprattutto per il periodo a rischio, che varia a seconda del tipo di polline cui si è allergici, e devono essere abbinati ad un’alimentazione corretta ed equilibrata, come consigliata nella popolazione generale.

RACCOMANDAZIONI DIETETICHE GENERALI

  • Seguire le raccomandazioni per una corretta alimentazione nella popolazione generale in merito alla riduzione di grassi, soprattutto di origine animale, di bevande ed alimenti ricchi di zuccheri e all’assunzione di adeguate porzioni di frutta e verdura
  • Evitare gli alimenti implicati nella reazione crociata, soprattutto per il periodo a rischio, che varia a seconda del polline a cui si è allergici. Eventualmente assumerne soltanto piccole quantità.

Alimenti non consentiti in corso di reazione crociata divisi per polline 

NB: non tutte le persone allergiche ai pollini hanno necessariamente una allergia crociata agli alimenti indicati e non tutti gli alimenti elencati possono dare allergie nella singola persona.

Betullacee possono dare reazione crociata con: 

  • Mela, pera, banana, nespola, pesca, ciliegia, albicocca, prugna, kiwi, lampone, fragola, litchi 

Litchi del Madagascar

Litchi del Madagascar 

  • Carota, sedano, finocchio. Prezzemolo. Nocciola, noce, arachide, mandorla. Pepe verde.

Composite: le piante composite, che più possono provocare reazioni allergiche, sono l’ambrosia e l’artemisia. Il loro periodo di pollinazione inizia in estate e continua fino a ottobre, soprattutto nel caso dell’ambrosia, la quale determina  sintomi quali persistenti raffreddori e, nei casi più gravi, asma allergico. Meno gravi e fastidiose risultano le allergie ad altre composite, come i fiori di camomilla, i girasoli e le margherite. I pollini di girasole sono presenti in luglio, agosto e settembre, mentre i fiori di camomilla e le margherite hanno un periodo più lungo, da aprile a ottobre. I fastidi sono simili a un raffreddore fuori stagione e sono difficile da debellare.

Gli alimenti che dànno reazione crociata con le composite sono:

  • Cicoria, prezzemolo. Sedano, carota, finocchio, lattuga, zucca. Tarassaco, dragoncello 

Tarasacco o cicoria selvatica

Tarasacco o cicoria selvatica

Dragoncello

Dragoncello 

  • Camomilla. Banana, anguria, mela, melone. Castagne. Arachide, noce, nocciola, pistacchio
  • Olio di girasole. Margarine. Miele (di girasole e di tarassaco)

Parietaria: la parietaria (Parietaria officinalis) appartiene alla famiglia delle Urticaceae. E’ ricca di vitamine, ottima per lenire mal di gola e tosse, grazie alle sue proprietà espettoranti. La Parietaria officinalis, volgarmente nota come muraiola o vetriola, è una pianta comune nelle campagne ed è buona da gustare come verdura. Contiene istamina, responsabile del senso di prurito provocato dalla pianta, noto allergene che può provocare reazioni in soggetti predisposti. E’ bene, pertanto, non eccedere nel consumo di questo alimento. 

La parietaria può dare reazioni crociate con: 

  • Pisello, fagiolo. Arachide, pistacchio. Soia. Gelso. Melone, kiwi, ciliegia
  • Patata. Basilico, ortica

Graminacee. Le graminacee sono i principali alimenti di base dell’essere umano, ma al contempo le principali responsabili del raffreddore da fieno. Il 70 per cento circa degli allergici ai pollini reagisce alle graminacee. Evitarle è praticamente impossibile: sono diffuse in tutto il mondo e liberano nell’aria enormi quantità di polline. 

Le graminacee determinano reazioni crociate con: 

  • Sedano. Orzo, avena, mais, riso, segale, frumento
  • Kiwi, anguria, pesca, prugna, agrumi, melone, albicocca, ciliegia
  • Pomodoro, bietole. Mandorla, arachide 

Pianta di mandorlo in fiori

Pianta di mandorlo in fiori 

Assenzio e Ambrosia. L’assenzio, il cui nome scientifico è Artemisia absinthium, è una pianta erbacea annuale o perenne, molto aromatica e dal sapore decisamente amaro. L’Ambrosia artemisiifolia, detta ambrosia, con foglie di artemisia o generalmente “ambrosia“, appartiene alla famiglia delle composite (Asteraceae).

Esse dànno reazione crociata con: 

  • Sedano, carote. Melone, anguria, banana.

Ambrosia

Ambrosia 

ALIMENTI CONSENTITI E CONSIGLIATI

  • Latte e suoi derivati: è importante consumarne almeno una porzione ogni giorno perché latte e latticini sono gli alimenti che contengono la maggior quantità di calcio, oltre ad altri minerali, proteine e vitamine essenziali.
  • Formaggi freschi da alternare a quelli stagionati (1-2 volte a settimana) come il parmigiano o il grana padano, che è un vero concentrato di latte, ma meno grasso del latte intero, perché parzialmente scremato durante la lavorazione; è ricco di proteine ad alto valore biologico, di calcio e altri importanti minerali, di vitamine tra le quali un ottimo apporto di B12 e A totalmente biodisponibili.
  • Pesce (fresco o surgelato). È consigliabile consumarlo almeno tre volte alla settimana, preferendo metodi di cottura alla griglia, al forno, al vapore, arrosto.
  • Carni rosse e bianche, scelte nelle parti più magre e private del grasso visibile. Cucinate alla griglia, arrosto, bollito, al forno o anche in umido, purché il tutto venga cucinato senza far friggere i condimenti.
  • Uova, importante fonte di proteine e ferro.
  • Affettati, preferendo prosciutto cotto, crudo, bresaola e speck privati del grasso visibile da consumare non più di 1-2 volte la settimana
  • Olio d’oliva extravergine, da aggiungere alle pietanze, a crudo e con moderazione.
  • Acqua, bere almeno 1,5-2 Litri di liquidi al giorno
  • Limone da usare nei condimenti o aggiunto all’acqua. È indicato per il buon apporto di vitamina C

CONSIGLI COMPORTAMENTALI

  • Se mangiando si avverte un prurito in bocca o in gola, è bene interrompere l’assunzione e non inghiottire il vegetale in causa
  • Tenere a portata di mano i farmaci per prevenire e curare le manifestazioni allergiche. La desensibilizzazione vaccinica ai pollini attenua anche l’allergia alimentare.
  • È necessario imparare a conoscere le piante e le erbe che liberano i pollini a cui si è sensibilizzati, e i relativi periodi di fioritura. L’andamento della concentrazione pollinica nell’aria varia considerevolmente a seconda del periodo dell’anno, del tipo di polline e della zona in cui si vive. Per questo esistono i calendari dei pollini, di solito realizzati da enti locali (ASL, Ospedali, ecc.), che forniscono anche dati aggiornati in tempo reale sulla concentrazione dei pollini nella zona e “previsioni” a breve termine che possono consentire di personalizzare la gestione dell’allergia.

Calendario dei pollini

Calendario dei pollini 

  • Nei periodi a rischio attuare provvedimenti preventivi comportamentali (uso di mascherine, occhiali scuri, ecc) e farmacologici, che permettano, ad adulti e a bambini, di vivere all’aria aperta, senza incorrere nei fastidiosi disturbi a occhi, naso e bronchi.
  • Nei periodi dell’anno maggiormente esposti ai pollini, i bambini allergici hanno comunque diritto di frequentare regolarmente tutte le attività ricreative, gioco e sport, adeguate alla loro età, sotto il controllo di personale addestrato nello specifico.
  • Nei periodi a rischio, viaggiare in auto preferibilmente con i finestrini chiusi. Dotare l’automobile di un sistema di filtri per pollini, e ricordare di cambiarli regolarmente. Evitare di posteggiare l’auto sotto gli alberi e in prossimità di giardini e prati
  • Non piantare in giardino alberi con pollini trasportati dal vento (come cipresso, betulla, nocciolo, carpino, ontano, olivo, faggio); preferire piante con impollinazione mediata da insetti (tiglio, ippocastano, robinia). Estirpare eventuali erbe infestanti.
  • Fare la doccia e lavare i capelli ogni sera (poiché i granuli di polline possono rimanere tra i capelli e depositarsi sul cuscino, da dove vengono inalati durante il sonno).
  • Avere cura anche dell’igiene dei propri animali domestici, perché possono diventare a loro volta trasportatori di pollini tramite il pelo.

CONSIGLI PRATICI

  • Durante la cottura o il riscaldamento, molte proteine allergeniche vengono distrutte, cosa che rende l’alimento innocuo.
  • Alcune di queste proteine cross reagenti si trovano nella buccia e mangiando il frutto sbucciato si possono evitare i disturbi orali allergici
  • Adottare particolare attenzione nella corretta conservazione del cibo all’interno del frigorifero aiuta a prevenire e ridurre i casi di contaminazione tra un alimento e un altro 

Igiene nel frigorifero e sicurezza alimentare

Igiene nel frigorifero e sicurezza alimentare 

Ricette consigliate

Sgombro con spinaci salsa di yogurt e curcuma 
Pesce spada grigliato con salsa di prezzemolo 
Ciambella allo yogurt 
Spirali di pane e sapori 
Tartine con spinaci e acciughe

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